Anche se il titolo è una domanda, in verità il contenuto sostiene indubbiamente un’affermazione: tutti abbiamo bisogno di un coach!

Questo articolo lo dedico a Luigi, coachee e non coach, che un giorno mi ha confessato: “è stato bello riuscire a mettere in pratica quello che mi ero proposto, mi sembrava difficilissimo all’inizio. Ma la cosa più bella di quest’esperienza è che io mi sento … diverso. Mi sento migliore, e vedo anche gli altri migliori di prima. Mi sento contento e vedo anche gli altri più contenti intorno a me”. Parole semplici, ma commoventi, vi racconto come ci si arriva.

Non passa un giorno senza ricevere una di queste domande: che cos’è un coach? a cosa potrebbe servirmi un coach? All’inizio rispondevo cosi: un coach è colui che tramite un metodo di sviluppo (appunto il coaching), di maturazione di consapevolezza, scopre e sviluppa il potenziale di un individuo, di un gruppo o di un’organizzazione per il raggiungimento di obiettivi autodeterminati. È, per quanto mi riguarda, una definizione in poche parole. La replica era molto frequentemente: “Ah!”, indipendentemente dalla persona che avevo davanti. E davvero pochi identificavano dei propri obiettivi per i quali il coach poteva essere utile. Dopo un po’ di tempo, capite le reazioni alle mie risposte, ho dovuto semplificare la spiegazione, in modo da chiarire i dubbi di tutti. Può sembrare semplice, riduttiva, ma lo scopo è di essere chiara e comprensibile: “Il coach è un allenatore; cosi come nello sport l’allenatore ti aiuta a vincere le gare e diventare campione, il coach ti sostiene per diventare un campione in ogni ambito della tua vita.” E adesso le persone iniziano a ragionare: allora, siccome io vorrei fare questa cosa, il coach mi può aiutare? Allora, siccome mio figlio ha una difficoltà di questo genere, il coach può essere la risposta? Allora, anche all’interno della mia azienda potrei riuscire questo con il sostegno di un coach? E cosi si identificano degli obiettivi.

È quindi vero che il coach si allea con te incondizionatamente e ti sostiene con fiducia e autenticità nel percorso di raggiungimento dell’obiettivo. Allora può sorgere spontanea la domanda: ma se io non ho un obiettivo fissato, o comunque non un obiettivo molto ambizioso per aver bisogno del sostegno di un coach, perché mai dovrei rivolgermi ad uno? Unicamente perché il coaching porta ad un’inevitabile crescita personale, ad una profonda conoscenza di sé e delle proprie potenzialità, e allo sviluppo di tale potenziale. È impossibile che alla fine del percorso, il cambiamento non incida positivamente sulla vita dell’individuo. Le persone si scoprono, identificano quello che sanno meglio fare, e come utilizzare queste qualità. Scoprono quello che li rende sicuri, efficaci, produttivi … e, più importante, quello che li rende felici. Riescono a gestire meglio i rapporti con gli altri, che si tratti della sfera privata o lavorativa, creano nuovi rapporti, più solidi e duraturi. Non per ultimo, hanno l’opportunità di conoscere un metodo efficace per il raggiungimento degli obiettivi; iniziano a ragionare appunto nell’ottica di concretizzazione degli obiettivi e dei benefici derivati dallo sviluppo del potenziale delle persone, nell’ottica di attuazione di piani di azioni pratiche. Con questa ottica, identificano degli obiettivi ambiziosi da raggiungere, obiettivi essenziali per il loro lavoro, per il loro benessere.

Per essere tolleranti, pazienti, creativi, soddisfatti, efficaci, produttivi, amorevoli, per guidare, per ispirare, per trasmettere, per educare e insegnare, per coinvolgere e motivare, bisogna prima di tutto … star BENE!!! Il nostro stare bene incide positivamente sulle nostre scelte, decisioni, progetti, relazioni, sui contesti, sugli eventi. È proprio questo l’obiettivo duplice, “nascosto”, l’obiettivo-regalo se vogliamo, di ogni percorso di coaching. Tramite consapevolezza, cura di sé, autonomia, autoscoperta, i coachee iniziano a conoscersi e trovare quello che li fa star bene. Ed è esattamente per questa ragione che ognuno di noi dovrebbe beneficiare del sostegno di un coach. Ad alcuni può sembrare poco, può sembrare banale, può sembrare scontato, ma è il punto di partenza nel viaggio verso la nostra autorealizzazione in tutti i campi. Parlo da coach, ma soprattutto da coachee quando dico che nessun intervento di coaching è sterile, TUTTI POSSIAMO AVERE DEI BENEFICI UNICI DA UN PERCORSO DI COACHING.