Esistono formule matematiche e non solo…

Ecco quella della felicità! F= P + C + A

P= Punto determinato biologicamente equivale al 40% e corrisponde alla nostra base organica ossia è legato al nostro patrimonio genetico. Crescendo in un contesto di tristezza si tende ad essere tristi, crescendo in un contesto felice si tende ad esser felici. Questo perché i neuroni del bambino rispecchiano i neuroni dei genitori: sono proprio i neuroni specchio a permettere l’apprendimento di comportamenti.
Una buona notizia…Il P può essere modificato da farmaci, meditazioni (che stimolano il rilascio di neurotrasmettitori come dopamina, serotonina, ossitocina e oppioidi naturali, sostanze collegate alla felicità) e lavori su di sé come terapie o COACHING!

C=Condizioni di vita equivale solo al 10%. Anche l’evento di una vincita alla lotteria influenza la felicità per poco tempo, si torna presto al livello di felicità/infelicità iniziale. Anche se la vincita è legata all’eustress, ossia lo stress positivo, pare che il nostro corpo non sia in gradi di differenziare eustress e distress ed entrambi gli stati possono creare reazioni negative. Anche l’eustress infatti richiede grande capacità di adattamento alla nuova situazione, non sempre facile da gestire. Prova ne è che la maggior parte dei grandi vincitori finiscono nel vivere depressioni e tragedie.

A=Attività volontarie equivalgono al 50%. Corrispondono alle cose che si decide di fare giorno per giorno. Le gratificazioni personali come andare al cinema o bere un buon bicchiere di vino sono temporanee mentre ciò che promuove la creatività o la felicità altrui permettono di accedere a un livello profondo del se’. Secondo molti studiosi, rendere felice il prossimo è la scorciatoia per raggiungere la felicità. Dedicarsi all’espressione creativa genera risultati positivi le cui conseguenze possono durare una vita intera!

Dal libro di Deepak Chopra, Le 7 chiavi della felicità

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