Se vuoi essere felice devi anche saper fare pensieri felici.

Non possiamo trascurare i nostri pensieri e la nostra interpretazione della realtà se vogliamo sviluppare un atteggiamente positivo e propositivo nei confronti degli altri, della vita e anche nei nostri confronti.

Nella mia professione come Coach ho notato che le persone infelici adottano questi 7 schemi mentali. Come potrai notare, sono schemi mentali che danno forma a pensieri e atteggiamenti negativi.

1) Avere un dialogo interno negativo:

Tutti abbiamo un dialogo interno. E’ quella voce interiore che ci accompagna in tutto quello che facciamo.
Il problema nasce quando questa voce non fa altro che ripeterci cose negative sul nostro conto o fare previsioni drastiche sul futuro prossimo. Per esempio: “tu non vali niente” oppure, “anche questa volta, fallirai”.
Un dialogo interiore di questo tipo è disastroso per la nostra autostima, che, invece, dovrebbe vivere di costanti rinforzi positivi.
Il coaching fornisce diversi strumenti per interrompere questo dialogo interiore negativo, che sostanzialmente consistono nell’ “abbassare il volume” di questa voce interiore negativa e sostituirla con una “musica potenziante”.

2) Vedere il rovescio della medaglia:

Cosa fai di fronte ad una situazione nuova? Cosa pensi dinanzi ad un cambiamento? Le persone infelici tendono sempre ad avere un approccio negativo nei confronti degli eventi della vita. E’ come se avessero uno speciale microscopio per cogliere tutto quello che non funziona, tutto quello che potrebbe andare male e tutte le buone ragioni per preoccuparsi in qualsiasi situazione.
Naturalmente, se lasci che la tua attenzione ricada solo sulle probabilità negative, il tuo atteggiamento non potrà mai essere propositivo e fiducioso.

3) Fare paragoni con gli altri

Le persone infelici hanno una forte attenzione agli altri e una grande capacità di paragonare la propria vita a quella degli altri. Questo è un buon modo per essere infelici.
Nella maggior parte dei casi, le persone infelici si paragonano a soggetti che conoscono appena o che non conoscono affatto (personaggi televisivi, per esempio). Questi paragoni non tengono conto del vissuto e del punto di partenza di ciascun individuo. Per questo, sono paragoni insensati e che possono soltanto portare frustrazione.
Gli unici paragoni consentiti sono quelli fatti rispetto a se stessi e al proprio percorso di vita! E’ importante che tu sia in evoluzione. Che tu non sia lo stesso di un anno fa. Che in questo tempo hai accumulato esperienza e imparato dai tuoi errori. Solo in questi termini il paragone diventa costruttivo e utile.

4) Restare bloccati nel passato

Molto spesso, una persona è infelice perchè ha fatto una determinata scelta nel passato e desidera tornare indietro per poterla cambiare. Semplicemente, questo non è possibile! L’unica cosa che possiamo fare è imparare dal passato, ma non farci schiacciare da esso. Invece, le persone infelici rimangono legate al loro passato e non riescono a guardare al presente.

5) Non perdonare se stessi

La maggior parte delle persone infelici sono molto severe e ipercritiche con loro stesse. Non riescono a perdonarsi nulla. In questo modo, finiscono per non amarsi e non riuscire a guardarsi allo specchio. Purtroppo, solitamente questo atteggiamento si ripercuote anche con gli altri. Così anche le loro relazioni non sono positive e finiscono per essere isolate.
Per-donare è un dono che si deve imparare a fare sia agli altri, che a se stessi.

6) Avere paura del fallimento

Le persone infelici dovono imparare la cultura dell’errore. Devono imparare a dare un nuovo siginificato agli sbagli. Le persone infelici pensano di dover essere infallibili e che non sia possbile commettere errori. Naturalmente, hanno paura di incorrere in errori e ci associano ulteriori significati, come per esempio: “non essere all’altezza” e “non essere degni di essere amati”. E’ facile comprendere che questo atteggiamento è molto limitante, in quanto gli errori sono una parte inevitabile della vita. Inoltre, in questo modo si finisce per non imparare dai propri sbagli e ostacolare un apprendimento fondamentale.

7) Rifiutare la responsabilità

Se nei confronti del passato non possiamo fare nulla, è anche vero che il presente, invece, è sotto la nostra responsabilità. Abbiamo il potere di fare moltissime cose. Sono poche le cose che non possiamo assolutamente fare.
Le persone infelici dimenticano questo potenziale. Tendono a sentirsi solo vittime e impotenti. La realtà è un’altra. Siamo noi i comandanti della nostra nave. Sì, possiamo incontrare delle tempeste, dei venti contrari e persino dei pirati, ma il modo in cui affronteremo il mare e supereremo le difficoltà resta sempre sotto il nostro controllo.