La scuola ha chiuso i battenti, i quadri sono stati appesi. Dopo giorni di affanno tra verifiche ed interrogazioni da preparare per mantenere il voto o per recuperare qualche insufficienza e superare (possibilmente senza debiti) l’anno scolastico, finalmente figli e genitori possono rilassarsi e godersi l’estate. E invece no, perché un altro incubo incombe sulla vita famigliare: i compiti per le vacanze!

Così, mentre i figli pensano solo a godersi il meritato riposo dai banchi di scuola, i genitori sono in pieno panico da “Gli hanno dato un sacco di compiti, adesso come faccio?”. Diversi sono stati coloro che mi hanno rivolto domande in proposito. Quando deve iniziare a fare i compiti? Faccio seguire mio figlio da qualcuno? Perché non legge un bel libro – di quelli dell’infinita lista assegnata dal docente – anziché perdere tempo in cose inutili? i quesiti più ricorrenti.

Quando poi un figlio ha affrontato il giro di boa che segna il passaggio alla scuola secondaria, le mamme oscillano tra il pretendere da lui autonomia nella gestione di quanto attiene la scuola e il tipico atteggiamento insito nel dna materno di controllarlo ed organizzargli la vita, che si traduce in “Lo sprono oppure lascio che si organizzi da solo?”.

Come affrontare quello che viene percepito un peso in un momento di relax per tutta la famiglia? Ecco 5 consigli.

1. A tutto riposo… almeno per un po’. I vostri figli vengono da 9 mesi densi di impegni, tra scuola e compiti, attività extra scolastiche e sportive, che sovente impegnano anche le domeniche. Inoltre, specie se in casa avete un figlio pre-adolescente o adolescente, dovete tenere presente che agli innumerevoli impegni, per lui si aggiunge la stanchezza da condizione fisiologica di jetlag data dal rilascio sempre più ritardato della melatonina (l’ormone del sonno,) che ne sta alterando il ritmo sonno-veglia. Sarebbe bene lasciargli recuperare un po’ di energie fisiche e mentali, almeno per un paio di settimane. Potrebbe essere anche per voi genitori l’occasione di staccare la spina dal pensiero della scuola e da tutto quello che ne consegue.
2. Quando fare i compiti. Un po’ di riposo si, ma evitate che i vostri figli si riducano a fare tutto gli ultimi giorni. Il rischio sarebbe, oltre allo stress per tutta la famiglia, di farli talmente velocemente da commettere molti errori, vanificandone la funzione di mantenimento dell’allenamento allo studio e di ripasso degli argomenti utili all’inizio dell’anno successivo. Per alcuni ragazzi è preferibile farli la mattina, per altri al pomeriggio o verso sera. Qualunque sia la fascia oraria preferita dai vostri figli, parlate con loro in maniera chiara, stabilite insieme delle regole condivise su come dovranno essere gestiti i compiti estivi, tenendo presente che è consigliabile iniziare con un’ora al giorno, intensificando e passando prima a due poi a tre via via che l’inizio della scuola si avvicina. Aiutarli a pianificare l’agenda dei compiti è indispensabile anche con figli pre-adolescenti poiché non sono ancora sufficienti maturi (cognitivamente parlando) per organizzare il loro tempo e le loro attività. Se volete favorire la loro acquisizione di autonomia evitando litigi, oltre a stabilire insieme l’agenda dei compiti, invitateli a fare i compiti in maniera autonoma, rassicurandoli che sarete a loro disposizione in caso di difficoltà o bisogno di chiarimenti. Laddove il momento della giornata deputato ai compiti coincidesse con l’orario di lavoro di mamma e papà, si potrebbe pensare di affiancare al figlio qualcuno che lo segua e lo supporti. Un altro suggerimento che do, laddove possibile, è quello organizzare qualche giornata di compiti con gli amici. Studiare in compagnia, oltre a rispondere alle esigenze di socializzazione di bambini e ragazzi, offre la possibilità di allenare la collaborazione e la cooperazione.
3. Attenti al cellulare. Molti genitori sono preoccupati perché i figli non riescono a staccarsi dal giocherellare con il cellulare, il tablet o il pc. È indispensabile stabilire regole precise che ne regolamentano l’utilizzo. Mentre si fanno i compiti, qualunque strumento tecnologico che può distogliere l’attenzione disperdendo tempo ed energie deve essere severamente vietato. Dato il tanto tempo a disposizione in estate, per limitare quello che i vostri figli trascorrono al cellulare o al pc provate a coinvolgerli in altro tipo di attività di tipo creativo o di approfondimento, che possono insegnare loro a concentrarsi.
4. Leggiamo un po’! Molti docenti sono soliti assegnare ai propri studenti delle letture estive. Questa attività, da molti trascurata durante i mesi scolastici, potrebbe essere considerata a parte rispetto ai compiti. Infatti, data anche la leggerezza che spesso caratterizza i testi assegnati, la lettura potrebbe essere vissuta come qualcosa da fare mentre ci si riposa (dopo pranzo, prima di andare a dormire o sotto l’ombrellone nelle ore più calde). Con bambini fino a 10 anni pigri rispetto alla lettura, i genitori potrebbero valutare la possibilità di leggere insieme. I ragazzi più grandi potrebbero essere invece stimolati proponendo confronti e dibattiti sui personaggi e sulla trama del libro. In ogni caso la lettura potrebbe regalarvi un momento di vita da passare insieme.
5. Sfruttiamo il tempo libero. La pausa estiva è un buon momento per allenare nei vostri figli quell’amore per l’apprendimento che oggi la scuola fatica a trasmettere. Quindi si a gite, uscite e visite che rispondono ai reali interessi dei vostri figli. Saranno un buon modo di trascorrere il tempo in allegria, di staccare dalla routine quotidiana, senza per questo perdere la possibilità di un arricchimento dal punto di vista culturale.
Buone vacanze!