L’avete mai visto questo film? Oppure avete letto il libro? Come sempre ci sono discrepanze, tra l’uno e l’altro ma in ogni modo sono certa che vi abbia divertito, forse anche sollevato qualche riflessione. Questo é un articolo che ho scritto in treno, tornando da un corso di formazione a Roma, ho corretto i refusi qua e la, revisionato un tot di volte ed eccoci qua. Ok non aggiungo altro e passiamo al perché ci sto scrivendo un articolo. Perché racconta di gavetta, cambiamenti, diciamo pure trasformazioni, coerenza e congruenza, opportunità e rischi, temi che stanno tanto a cuore a noi liberi professionisti.

Racconta della gavetta di Andy, aspirante giornalista che finisce a fare l’assistente personale di Miranda, grandiosa Meryl Streep che interpreta la direttrice della rivista di moda Runway (guardatevi questo passaggio).

Andrea (Andy Sachs che a Reggio si chiama Elena ed è una social media student aspirante strategist) scende a compromessi pur di lavorare, accetta la sfida, si trasforma nel look e anche nel modo di essere, rompe col fidanzato per “uscire” col belloccio di turno. Diventa una giovane donna in carriera, mette da parte valori e vision per un certo periodo di tempo ma alla fine.. Quando capisce che ormai il suo futuro potrebbe essere quello di diventare una donna come Miranda molla tutto, manda a quel paese la boss e torna alla sua cara vecchia vita. E quindi parla di crescita, evoluzione, maturità e consapevolezza. Nei percorsi di coaching & training che propongo all’ambito dei freelance il focus sta proprio qua, se non sai chi vuoi diventare, se non sei credibile e coerente come puoi pensare di farcela? Eppure Andy c’è l’aveva fatta, aveva conquistato Miranda e tutto il suo staff, poteva ambire ad un certo tipo di carriera. Ma proprio in quel momento i suoi valori fanno capolino e la risvegliano. Come ha fatto Andy ad arrivare sin lì? Potrei dire grazie all’ambizione ma se non condita da intelligenza, professionalità, impegno e responsabilità, non serve a molto.

Il film racconta quindi della gavetta di Andy, della sua trasformazione, della sua capacità di cogliere un’opportunità al volo e rischiare tutto, amici, famiglia, fidanzato. Racconta dell’efficenza di questa giovane donna, aspirante giornalista che si scopre perfetta organizzatrice a cui non scappa nulla (tipo in questo episodio del manoscritto). Racconta del suo percorso di consapevolezza che la porta a ritrovare la sua vision, e continuare a perseguire i suoi valori, il suo sogno. Racconta anche di Miranda, donna schiava del potere, della carriera, che si scopre, alla fine, essere anche capace di generosità.

Io vi chiedo, è mai successo a voi? Avete mai vissuto una situazione simile? Una situazione in cui avete accettato, vostro malgrado, di portare avanti un progetto che non faceva propriamente al caso vostro? Cosa vi ha lasciato questa esperienza? Davvero noi freelance dobbiamo scegliere e accettare solo ciò che ci piace, ciò che ci realizza? O forse a volte, uscire dal sentiero tracciato dalle nostre convinzioni ci può portare verso qualcosa di nuovo, di inesplorato, verso la scoperta di nuovi talenti?

Chissà! Io so che anche se il diavolo veste Prada io continuo a preferire Louis Vuitton!