Se non cambi quel punto di vista la tua vita rimarrà uguale alla vita che hai oggi.
E’ una buona notizia?

MA COME, NON SAI STARE AL MONDO?

“Vidi un angelo imprigionato nel marmo, e col mio scalpello iniziai a liberarlo”
(Michelangelo)

I migliori coach lavorano in modo simile a Michelangelo. Vedono le possibilità insite nel cliente, poi lo aiutano a scrollarsi di dosso le convinzioni negative che lo intrappolano.

Presto il cliente percepisce un senso di liberta che non aveva mai sperimenato prima.
Questo è il senso di libertà che sperimenta chi si rivolge ad un buon coach.

Il termine “coaching” arriva direttamente dal mondo anglosassone sportivo e quello in cui avvengono performance artistiche. Ecco il perché di quello strano Ed ecco perché non si chiama consulenza, o counselling, o terapia.

Fino a qualche tempo fa non c’era nessun coaching per la gente ordinaria. Era disponibile solo per gli atleti, i cantanti e gli attori. (Questi avevano a disposizione coach per allenarli a cantare meglio, a dialogare meglio, a giocare a golf meglio, a tennis, ecc. Per la gente ordinaria non c’erano life coaches)
Ben presto però – a partire dagli Stati Uniti – iniziò un progressivo movimento verso la crescita personale.

Da quel momento il mondo iniziò a divenire sempre più frequentato da nuovi imprenditori creativi. Bill Gates e Steve Jobs, ad esempio. Gli individui divennero più attenti alla propria evoluzione. Molte persone smisero di pensare di poter lavorare tutta l’esistenza in un unica grande azienda. Smisero di fare lo stesso lavoro noioso col solo fine d’arrivare al pensionamento.

Gente creativa e tanti piccoli imprenditori innovativi iniziarono ad emergere. Le persone iniziarono a cambiare lavoro spesso, e a cambiare anche carriere. Presto chiunque volesse cambiare vita e aver davvero successo iniziò a considerare l’ipotesi di assumere un coach.

Perché no? Due teste hanno sempre funzionato meglio di una sola. Se desideri realizzare un progetto importante non saresti più sicuro di realizzarlo se avessi qualcuno che ti aiuta?

Molti pensano che questa esplosione di personal coaching sia assurda. Perché mai una persona ordinaria dovrebbe assumere un coach? Un Life coach? Stiamo scherzando? Non sai come stare al mondo? Non sai vivere?

Chi si pone queste domande tuttavia non ha compreso una cosa fondamentale: Il coaching non riguarda il sopravvivere o il vivere ordinario. Il coaching riguarda il prosperare.

Anche oggi molti si chiedono se la loro vita odinaria possa davvero essere migliorata dal coaching. Questo è un vecchio modo di pensare. Include anche un pò di falsa modestia e bassa autostima, che paradossalmente è anche il vero ostacolo che il coaching alla fine risolve.

Ridicolizzare la crescita personale è necessario solo a proteggere il nostro Ego. Comunque sia, proteggere l’ego ci mantiene isolati e ci riduce a un livello esitenziale minimo. Chiusi in una realtà egoica ci sentiamo disconnessi non solo dal mondo, ma anche dal nostro potenziale.

“Ogni tanto può accaderci di sentire meno vitalità ed energia, può accedere anche che la nostra luce interiore si affievolisca e venga poi miracolosamente riaccesa grazie alla luce di un’altra persona. Sicuramente ognuno di noi può esprimere la sua profonda gratitudine verso chi ha riacceso la propria luce.”

Io la esprimo per il mio coach, perché crede in me e mi ispira a migliorare! Grazie