Quando si parla di investimento si pensa quasi immediatamente al denaro, a volte anche al tempo e all’energia che però, vanno collegate al denaro… investire nel mondo finanziario, nella tecnologia, nell’immagine, nella struttura fisica e organizzativa, nella gestione delle risorse. Senza la pretesa di una ricerca, ho chiesto ai miei clienti imprenditori, qual’è stato l’investimento migliore che hanno fatto o che potrebbero fare. Ho ricevuto la più vasta gamma di risposte. Tranne quella che mi sarebbe piaciuto sentire. La maggior parte intendeva l’investimento nella struttura: ampliamento del capannone, degli uffici, assumere nuovi dipendenti, aprire una nuova filiale. Molto importanti sono risultati anche gli investimenti per la tecnologia: nuovi macchinari, nuovi software. L’immagine sembra essere forse il vero desiderio di investimento perché, quasi sempre, veniva nominato come secondo anche se era stato richiesto uno solo: pubblicizzare la propria attività, abbellire la sede o i prodotti. Un po’ diffidenti negli investimenti di natura finanziaria. Per ultimi, gli investimenti per le risorse umane: formazione, tecniche innovative per la loro efficace gestione, motivazione, aumento produttività. Forse in sintonia con il contesto nazionale, nessuno ha preso in considerazione la ricerca e l’innovazione come investimenti indispensabili.

Però il mio rammarico più profondo, pur riconoscendo l’importanza di tutti gli investimenti elencati sopra, deriva dal fatto che nessuno abbia trovato utile investire in… sé stesso! Il miglior investimento che uno può fare è in sé stesso. Presi dagli aspetti quotidiani della gestione della loro attività, troppi cadono nell’errore più comune e anche fatale: dimenticano di investire nella propria persona. Per di più, l’investimento in sé stesso non è soltanto l’investimento migliore ma anche il punto di partenza. Fare gli investimenti descritti in precedenza, senza investire prima in sé stesso è come partecipare ad una maratona senza aver mai corso, senza essersi mai allenati.

C’è anche un ragionamento logico per cui è fondamentale questo tipo di investimento, ragionamento che i veri leader capiscono sin dall’inizio. Tu sei la prima cosa in cui hai veramente bisogno di investire perché, anche se fallirai nel tuo business e tutto ti sarà sottratto, non è assolutamente possibile che ti venga sottratto te stesso. Tutte le competenze, abilità, esperienze e conoscenze che hai accumulato ti rimarranno, e sicuramente ci sarà sempre un mercato per utilizzarle.

Ognuno di noi dovrebbe avere un minimo di tempo settimanale dedicato all’investimento in sé stessi. È auspicabile sfruttare ogni occasione per imparare qualcosa, non far passare un singolo giorno senza aver acquisito una piccola conoscenza, senza aver accolto un buon consiglio, senza aver letto una cosa interessante. Non considerare perdita di tempo nulla che ti abbia insegnato qualcosa di nuovo anche se per il momento può sembrare inutilizzabile. Potrebbe sempre rivelarsi utile e, ancora più importante, ti allena ad essere aperto e disponibile all’apprendimento e all’innovazione. Non ti sottrarre mai dal confronto, da ascoltare gli altri, da apprezzare la condivisione delle esperienze e delle conoscenze perché spesso è una valida opportunità per arricchire te stesso e trovare soluzioni tanto ricercate.

Dietro ogni azienda di successo, dietro ogni risoluzione di crisi, dietro ogni straordinaria negoziazione c’è un grande leader. Essere leader però non è una posizione, ma un processo che bisogna continuamente sviluppare. Essere imprenditore è una vera sfida perché bisogna avere una “multipreprazione”: è indispensabile possedere competenze tecniche richieste dalla propria attività, bisogna saper gestire le risorse materiali e umane, conoscere i mercati e la concorrenza, conoscere il quadro legislativo, ottime capacità di comunicazione e, non per ultimo, un elevato livello di intelligenza sociale. Non è una coincidenza che i miei clienti abbiano escluso dall’elenco degli investimenti sia loro stessi sia la ricerca e l’innovazione. Sono due concetti strettamente collegati perché la persona che investe in sé stessa è, spesso e volentieri, una mente avida di conoscenza e aperta allo studio e alla novità.

Il coaching rappresenta una valida risposta per iniziare il processo di investimento nella propria persona perché parte soprattutto dalla profonda conoscenza di sé per allenare poi le tue più grandi potenzialità. Di quanto possa essere utile il coaching in ogni aspetto della vita si potrebbe scrivere davvero a lungo. Per il caso specifico degli imprenditori invece, ritengo che il coach dovrebbe essere un compagno quasi permanente di viaggio. Il coach ti può accompagnare nella scoperta dei tuoi talenti, sulla strada della trasformazione in un autentico leader; ti affiancherà nell’attuazione di un piano di azione per raggiungere i tuoi obiettivi e quelli della tua azienda ed è assolutamente indispensabile per il monitoraggio dell’implementazione di queste azioni. Quando il coach e il coachee camminano insieme, si aprono tutte le porte: della conoscenza di sé stessi, dell’innovazione, della messa in discussione, dell’altro punto di vista. Il coach potrebbe non solo ascoltarti come mai nessuno l’abbia fatto, ma potrebbe anche insegnarti ad ascoltare veramente, sviluppando la tua intelligenza sociale e migliorando i tuoi rapporti lavorativi e non solo.

Vorrei si tenesse sempre presente che, in tutti i settori, la tempistica è vitale: farsi trovare pronti, preparati e aggiornati al momento opportuno. Nella propria carriera, più sei preparato più sarai capace di prevedere quello che accadrà nei mercati o nella propria attività e, di conseguenza, più sarai pronto ad accogliere le opportunità che arriveranno ma anche superare gli ostacoli che incontrerai. Da coach, ho la convinzione che conoscere e conoscersi, studiare e studiarsi, preparare e prepararsi, accogliere e accogliersi è una strada garantita per il successo in ogni campo.

Daniela Stancu