Cari soci di AICP,
con questa mia lettera sono qui a comunicarvi le mie irrevocabili dimissioni da responsabile nazionale della segreteria organizzativa dei soci.
In verità le mie dimissioni sono state presentate, ed accettate, qualche settimana fa, ma, essendo vicino il congresso, avevo preso l’impegno di completare le procedure tecniche, per cui, avendo, sabato 17 u.s., finito di impaginare il book delle mozioni congressuali, con i relativi pareri tecnici di sottoponibilità al congresso, si chiude ufficialmente il mio compito.
Parteciperò al congresso e seguirò i suoi lavori come un socio e non come il segretario verbalizzante.
Quando si scrive una lettera di dimissioni è d’obbligo fornire le proprie motivazione a supporto di questo gesto, non mi sottrarrò a questa “incombenza”, ma prima mi corre l’obbligo di ringraziare tutti voi soci di AICP.
Considero una fortuna ed un onore, aver potuto servire ed impegnarmi dentro,con e per AICP.
Sappiate che ho sempre cercato di fare il vostro bene, avendo come unica stella polare l’interesse supremo dell’Associazione ed il suo buon governo e buon andamento.
Sicuramente ho commesso degli sbagli, di cui chiedo scusa, probabilmente non sempre preso la giusta decisione, purtroppo sono un essere umano e sbagliare fa parte della vita. Ma qualunque eventuale sbaglio abbia fatto, sappiate che è stato fatto in buona fede.
Per passare alle cose positive, sicuramente, qualcosa di buono, insieme al Consiglio Direttivo Nazionale, lo abbiamo fatto, e di questo non posso che rallegrarmene.
Con il congresso di domenica 25 ottobre, AICP si avvia a vivere un florido e fecondo periodo di vitalità e di crescita, un periodo di sfide avvincenti e di grandi scommesse che possiamo, anzi dobbiamo, vincere.
L’intuizione che ha portato alla creazione dell’associazione si è rivelata giusta ed adesso cominciano a crescere le messi ed i frutti abbondanti del lavoro alacre e paziente di ognuno.
Certo non saranno tutte rose e fiori, ma AICP ha una grande forza di resistenza e sarà in grado, certamente di superare ogni ostacolo.
Porterò sempre con me l’energia, la passione, l’impegno , il lavoro e l’amicizia che ciascuno di voi mette nel far crescere e nel far funzionare questa associazione, dal più piccolo dei Coaching Club, veri e propri motori inesauribili della forza di AICP, al Presidente.
Grazie, grazie, grazie di aver reso questa mia esperienza unica ed irripetibile.
Mi dimetto in ossequio ad un principio, per me, sacrosanto dentro una associazione: non possono esserci soci di serie A e soci di serie B.
Non possono esserci, infatti, soci che seguono le regole, anche se le giudicano sbagliate, ed un socio che, invece, decide arbitrariamente di non seguirle, per di più aspirando a posti di responsabilità.
Il primo custode di questo principio sarebbe dovuto essere il Direttivo Nazionale, che, sicuramente in buon fede, ha ritenuto di non applicare questo criterio e non ha sanzionato il comportamento di quel socio.
In nome della mia etica personale, oltre a ritenere questa decisione un pericoloso precedente per ognuno dei soci che, eventualmente, si trovasse a subire un procedimento disciplinare, la considero profondamente ingiusta nei confronti di tutti gli altri soci di AICP.
Di questo ne parleremo,a tempo debito, in Congresso.
Mi diemtto con animo sereno e senza astio nei confronti di nessuno, perchè AICP è molto più della forza di ciascuno di noi.
Grazie a tutti dell’attenzione e forza AICP.

Fabrizio Cipollini