Da sempre Primavera significa rinascita e quest’anno il significato di questa parola ci è arrivato forte e chiaro. L’arrivo del Covid non ha fermato la creatività e la voglia di fare la propria parte ed ecco che anche l’AICP Veneto ha messo in piedi la sua “Primavera”.

Ma che cos’è la Primavera del Coaching?

La “Primavera del coaching” ha come scopo la divulgazione corretta di conoscenza del coaching e dei suoi principi ispiratori, per poter garantire: trasparenza nel suo operato, sostenere la crescita e la massima professionalità e serietà dei soci che ne fanno parte.

Ogni anno la proposta è diversa ed ogni coaching club gestisce l’evento rispetto le proprie esigenze, magari partendo da testimonianze concrete di lavoratori che hanno avuto la possibilità di sperimentarlo facendo emergere il fattore di crescita personale.

Questa la possiamo considerare come idea di base, in una situazione normale, ma quest’anno AICP Veneto ha dato molto di più.

Tutto ha avuto inizio dalle osservazioni fatte rispetto all’emergenza sanitaria del Covid-19, in quanto si sono respirati veri ossimori emozionali: dalla lucida follia all’esaltante tristezza che hanno scosso l’intero paese, portandolo, in alcuni momenti, a profonde demotivazioni esistenziali; così è nata l’idea di coinvolgere i coach nel dare il loro tempo ma soprattutto la loro professionalità.

Il progetto di solidarietà messo “in onda” è stato il palco di grandi titoli ispiratori, ma quello che ha fatto accendere la lampadina al Coaching Club Veneto è stato:

E’ tempo di coaching, guardiamoci dentro”.

Il progetto ha mosso i primi passi con fine marzo e creata una Task Force di ben 27 coach si è dato inizio ad una vera e propria “missione”.

Le scelte operate dalla Task Force sono state molte e questo ha permesso a tutto il gruppo di sentirsi parte di un’orchestra, in cui ogni strumento ha avuto la possibilità di suonare rispetto al proprio ambito, alla propria competenza, al proprio approccio.

La “Primavera del coaching” on line 2020 è stato un grande viaggio, in cui sono stati messi a fuoco altri nuovi obiettivi, ancora più grandi: il favorire il superamento di questa delicata situazione attraverso percorsi di coaching specifici, analizzare le risorse di ogni coachee, valorizzare il potenziale, con uno sguardo rivolto alla costruzione del “domani”.

 

Che metodologia è stata usata?

Per promuovere e divulgare la conoscenza del metodo del Coaching,che è l’obiettivo di questa campagna,sono stati utilizzati tutti i canali di diffusione.

Comunicati stampa,sui giornali a diffusione regionale e un bellissimo video,creato grazie all’apporto volontario di alcuni soci,per i canali social.

Partito dalla pagina Facebook ufficiale del CC Veneto e condivisa poi in modo sistematico da tutti i soci sui propri profili,raggiungendo così,anche il canale social di Instagram.

A corredo del video,è stato inserito un questionario da compilare da coloro che volevano aderire alle sessioni gratuite di coaching,messe a disposizione dai Coach che hanno voluto donare tempo e competenze a chi,nel periodo particolare del lockdown,dovuto al Covid 19,ne avessero sentito il bisogno o la curiosità.

Raccolti i forms,con Google moduli,la Responsabile del CC ha provveduto allo smistamento dei coachee,in base alla preferenza(life,sport o business) e relativa vicinanza territoriale.

Alla fine del percorso (da 1 a 4 ore di sessioni),ai coachee che hanno partecipato,è stato chiesto un feedback dell’esperienza tramite la compilazione di un questionario di gradimento.

 

I partecipanti coinvolti

E poi, ci sono loro, tutti i protagonisti di questa Primavera del Coaching online: i Coachee ed i Coach, 124 persone coinvolte, rispettivamente 97 coachee che hanno effettuato i minipercorsi di coaching e 27 coach che li hanno accompagnati in un viaggio straordinario.

Ci vuole fiducia ad affidare i propri pensieri e la propria anima ad una persona non conosciuta, servono voglia di mettersi in gioco, curiosità, scoperta, entusiasmo, volontà di fare una scelta, ricerca di un cambiamento, di divertimento, di sfide da affrontare ed obiettivi da raggiungere. Ad ogni partner di coaching è stata chiesto, alla fine delle sessoni svolte, di donare tre parole descrittive del suo personalissimo ed intimo viaggio: ne è nata una nuvola di parole -che in realtà è un fiore di parole- dove la task force del Coaching Club le ha raggruppate tutte ed in ognuna di loro vi sono 97 visi, uomini donne dai 18 ai 65 anni che si sono affidati con tutta la bellezza e complessità del loro essere.

Ultimi nel racconto, in realtà primi nell’agire ecco i Coach della Task Force composta da 27 professionisti di cui 25 in prima linea per attivare tutti i 97 percorsi e 2 impegnati nell’organizzazione. Professionalità, discrezione e passione, ascolto ed empatia sono alcuni degli ingredienti che hanno caratterizzato il loro lavoro. La volontà comune di tutti i membri della Task force è stata quella di rendersi utili nel difficile periodo sociale in cui il mondo tutto si è trovato catapultato nella primavera del 2020.  E ci hanno messo cuore, testa ed anche la loro faccia: eccoli qui riuniti tutti assieme!

La riflessione di chiusura è quella di una socia del Coaching Club Veneto, che perfettamente riassume l’esperienza della Primavera del Coaching online 2020: “Mi sono sentita parte di un Gruppo che creava un’alleanza tridimensionale, col Coachee, con gli altri Coach e con la Società. Umanamente perfettamente connessa con il Tutto. Ho dato e ricevuto in egual misura sia a livello professionale che personale.”

Citando GK Chesterton “il ringraziamento è la più alta forma di pensiero, e che la gratitudine non è altro che una felicità raddoppiata dalla sorpresa” ringraziamo tutti i coach, i coachee e tutti coloro che hanno partecipato a questo progetto, rendendolo un successo indiscutibile. Un ringraziamento speciale per la profonda collaborazione con gli altri Coaching Club d’Italia riconfermata da una bella sinergia.

Scritto da: Valentina Ambrosi, Francesca Gandini, Giovanna “Jenny” Lo Schiavo e Rita Pecchielan