Umanità e bellezza sono in ciascuno di noi.
Ci sono luoghi nei quali questa si concede più che altrove, potremmo chiamarli luoghi maieutici. Uno di quelli che noi coach di AICP condividiamo è il luogo della relazione di coaching.
Un altro di questi luoghi? La Sicilia.

La Comunità di Pratica interregionale Sport Coaching Trentino Alto Adige SudTirol di AICP, di cui faccio parte, questo novembre ha deciso di incontrarsi là. E lo sapeva che avrebbe fatto bene.
C’erano diversi obiettivi per questo incontro: far ripartire le buone pratiche individuate nel 2017, ratificare obiettivi e impegno, costruire un piano d’azione minimo per il 2019 e a lungo termine, incontrare il Coaching Club Sicilia dando vita a quel desiderio di scambio e incontro tra realtà interne ad AICP che vogliono parlarsi e nutrirsi reciprocamente.
Lo ha fatto in Sicilia perché voleva consentire a tutti di vivere quegli spazi di convivialità, divertimento, leggerezza e bellezza che per alcune culture (regionali, familiari) è ancora talvolta negato o ignorato, considerato come superfluo, scollegato alla produttività, criticato. Eppure, noi lo sapevamo, è stato quel dettaglio che ha cambiato il tutto.

L’accoglienza è una parola chiave che definisce quel dettaglio. Vicinanza è l’altra, che non deve essere scambiata con l’invadenza o l’estroversione a tutti i costi: essere vicini nel rispetto della natura di ciascuno è di benefico per chiunque. Essere vicini ha voluto dire raccontarsi in libertà, presentare esperienze professionali e di vita con la massima onestà possibile, avere fiducia che l’altro sappia accogliere e restituisca sempre ciò che prende in dono.
Accogliere e restituire: è il fondamento della Cultura di questa Comunità di Pratica.

Si è pensato, ragionato, brindato e scherzato, si è pianificato, preso impegno reciproco, assaporato e annusato, si son fatte domande e anche un po’ abbaiato, non si sono avute tutte le risposte eppure ci si è abbracciati e ringraziato, salutato con un grande desiderio di “ancora”; ci si è riempiti gli occhi.
Si è fatta esperienza di umanità totale.

Se ti stai chiedendo: possibile che tutto sia andato alla perfezione?
La risposta è: no. Perché non è ciò che ci interessa. In una comunità di coach aicp ciò che interessa è sbagliare e apprendere dall’errore e soprattutto concedersi di farlo insieme. Le crisi vengono trasformate in crescita, è questo quello che ci interessa. E’ questo ciò che ciascun partecipante agli incontri (colleghi della Comunità di Pratica e quelli del CC Sicilia) si è portato a casa. Assieme a un grande senso di comunità, di possibilità e di gratitudine per questo lavoro non retribuito che, sembrerebbe una contraddizione ma non lo è, restituisce a tutti valore e ricchezza.