Ricchezza di contenuti, grande professionalità e profonda umanità hanno caratterizzato il webinar “Team Coaching: tra il dire e il fare. Contesti complessi e sfide future” organizzato dal Coaching Club Veneto e condotto dalle socie Antonella Buranello e Monica Ruocco.

Una cinquantina i Coach partecipanti che, al termine delle tre ore di formazione e confronto, hanno espresso il loro grande apprezzamento per la qualità ed intensità di quanto illustrato e proposto.

Ne sono emersi grandi spunti di riflessione ed occasioni di approfondimento e di conoscenza su una tematica legata al Coaching che sta divenendo sempre più importante.

Quale sarà il coaching del futuro?

Il Team Coaching è una delle forme di coaching più in crescita nel panorama internazionale. Questo fatto è ampiamente riconosciuto dai maggiori esperti di coaching, tra cui David Clutterbuck, uno degli autori del manuale di coaching più completo su questo tema.

Perché il team coaching è così in ascesa?

Perché le organizzazioni si trovano ad affrontare trasformazioni impensabili fino a poco tempo fa. L’incertezza, la complessità e le sfide del ventunesimo secolo richiedono alle aziende di reinventarsi in modo rapido e agile.

Le organizzazioni hanno sempre più bisogno di sviluppare il potenziale e l’intelligenza collettiva dei loro gruppi di lavoro e di imparare a risolvere i wicked problem, quei problemi contorti e ambigui che richiedono un mind set da designer e un’approccio human-centred.

La capacità delle organizzazioni di prendere decisioni efficaci e redditizie aumenta esponenzialmente quando le persone sanno lavorare in team e arrivare a soluzioni co-costruite e condivise anche con gli stakeholder.

La produttività, la creatività e la resilienza di un’azienda passa attraverso il superamento della mentalità autoreferenziale e basata su compartimenti stagni, per aprirsi a una consapevolezza eco-sistemica dove al centro c’è il benessere collettivo.

Su cosa lavora il Team Coaching?

Le aziende lungimiranti hanno bisogno del Team Coaching per puntare sullo sviluppo delle potenzialità del loro team e del capitale umano.

Il capitale umano rappresenta una delle risorse più importanti di un’azienda ed è costituito da un insieme di capitale sociale, intellettuale e psicologico.

Grazie a un percorso di Team Coaching un’organizzazione può far crescere il suo capitale psicologicoo PsyCap che è costituito dall’insieme di

  • Speranza
  • Fiducia
  • Resilienza
  • ottimismo (in inglese H.E.R.O. Hope, Efficacy, Resilience, Optimism) ed è collegato alla soddisfazione nella vita e nel lavoro.

Il Team Coach, dopo aver valutato la coachability del team, può aiutare la squadra di lavoro a fare chiarezza sui punti di forza e su ciò che sta andando bene attraverso un approccio “apprezzativo” ossia una serie di domande (AppreciativeInquiry) che puntino l’attenzione su ciò che funziona.

Un clima di apprezzamento incoraggia il senso di sicurezza e la creatività e favorisce la crescita e l’eccellenza del team.

I punti di forza di un team possono riguardare due ambiti: il compito e la relazione. Le energie del team legate al compito sono quelle che potremo descrivere come “razionali” e che servono per fissare gli obiettivi, per comunicare in modo efficace come perseguirli e dove allocare le risorse. Il team ha anche delle energie che potremo definire “emotive” e affettive. Queste servono per soddisfare i bisogni relazionali del team e per creare un clima di fiducia e sicurezza.

Il Team Coaching facilita l’utilizzo consapevole di questi due tipi di energie razionali ed emotive. Quando una squadra di lavoro usa bene sia le energie dirette al compito che quelle dirette alla relazione, allora raggiunge il suo massimo potenziale e di performance. Quando invece uno o entrambi questi aspetti non sono ben utilizzati, il team si trova in una situazione di improduttività e conflittualità.

Il Team Coaching promuove una maggiore consapevolezza degli aspetti nascosti dell’icerberg organizzativo, la responsabilità e la capacità di prendere decisioni efficaci.

Come agisce il team Coach?

Un team coach efficace è in grado di leggere il contesto, utilizzando un approccio sistemico che favorisce l’apprendimento organizzativo. Sa che il gruppo è diverso dalla somma delle singole parti e che fare Team Coaching non vuole dire sommare one-to-one coaching ma agire sulla complessità nel suo insieme. Il team coach sa sintonizzarsi con il team, captare e ascoltare le varie voci e muoversi nei campi relazionali. È in grado di porre domande che favoriscano sia la visione d’insieme che la focalizzazione su ciò che è essenziale.

Sa stimolare il team a lavorare sui tre orizzonti del business:

  • l’orizzonte 1, il business as usual;
  • l’orizzonte 2, l’aggiornamento;
  • l’orizzonte 3, il cambiamento radicale (disruption).

Infine, sa far esplorare al team i propri punti ciechi e rimuovere gli ostacoli che impediscono l’eccellenza del team.

Le sessioni di Team Coaching possono favorire l’uso di tre strumenti di conoscenza interiore:

1) la mente aperta: la capacità di sospendere le vecchie abitudini di giudizio, di vedere con occhi nuovi;

2) il cuore aperto: la capacità empatica di guardare a una situazione con gli occhi nuovi di qualcun altro;

3) la volontà aperta: la capacità (il coraggio) di “lasciar andare” il vecchio e “lasciar venire” il nuovo.

Questi strumenti sono fondamentali perché, come disse Bill O’Brian, “Il successo di un intervento dipende dallo stato interiore di chi interviene”. La Mindfulness, la capacità di fare attenzione a come si presta attenzione, è un tipo di consapevolezza che può essere allenata anche attraverso le domande di riflessione che favoriscono l’accesso ai pensieri lenti, quelli non automatici (veloci) e condizionati dal passato.

Quando un team aumenta la propria consapevolezza dello stato interiore (il chi) e non solo del come (i processi) e del cosa (i prodotti o servizi), allora ha la consapevolezza necessaria per raggiungere obiettivi sfidanti.

“Lo scopo del webinar che abbiamo condotto io e Monica Ruocco” sottolinea Antonella Buranello “è stato di portare alcune riflessioni sul Team Coaching per offrire la possibilità di un confronto, una cornice ed una sensibilità per lavorare con i team, piuttosto che mostrare una ricetta valida per tutte le occasioni.”

L’appuntamento ha rappresentato un’importantissima occasione per permettere ai Coach di  ampliare la cassetta degli attrezzi, in modo da renderla ricca, diversificata ed appropriata rispetto agli ambiti di coaching nei quali vanno ad agire.

Alcuni feedback restituiti dopo la formazione nel questionario proposto sono i seguenti:

  • Interessantissimo! Avete mosso così tanti punti che è mancato il tempo alla fine per dare le risposte….
  • Ha fornito importanti spunti di approfondimento, anche proponendo una ricca bibliografia
  • Tra gli argomenti presentati i seguenti hanno riscosso grande interesse:
    • La struttura del team coaching
    • 3 orizzonti, sociogramma, coachability test, funzionigramma
    • creare nuovi scenari proiezione sistemica futurista
    • Teoria “U”
    • sociogramma di Moreno
  • metodologia perfetta: parte formativo-scientifica di divulgazione e parte pragmatica coinvolgente.

Scritto da Antonella Buranello; Rita Pecchielan e Monica Ruocco

 

 

BIBLIOGRAFIA

Baiguini L. “Compito e relazione: idee e metodi per gestire efficacemente un team” Editore Luca Baiguini (2018)

Clutterbuck D., “Coaching the team at work: the definitive guide to team coaching” Nicholas Brealey International (2011)

Del Pianto E. “Coaching e team coaching. Gli obiettivi, il processo e gli strumenti” Franco Angeli (2010)

Luthans F., Youssef C. M., Avolio B. J. “Psychological Capital: developing the human competitive edge” Oxford University Press (2006)

Scharmer O. “Teoria U, i fondamentali. Principi e applicazioni” Guerini (2018)

Senge P. “La Quinta Disciplina. L’arte e la pratica dell’apprendimento organizzativo” Editoriale Scientifica (2019)

Sharpe B. “Three horizon. The patterning of hope” Triarchi Press (2013)